agtime. Ma sembrava una cosa mai sentita prima. Non suonava, scivolava. Era come una sottoveste di seta che scivolava via dal corpo di una donna, e lo faceva ballando. C’erano tutti i bordelli d’America, in quella musica, ma i bordelli quelli di lusso, quelli dove è bella anche la guardarobiera.
Jelly Roll finì ricamando delle notine invisibili, in alto in alto, alla finedella tastiera, come una piccola cascata di perle su un pavimento di marmo.
ALESSANDRO BARICCO, NOVECENTO