LE PICCOLE COSE CHE CAMBIANO LA VITA * RAFFAELE MORELLI

Nessuno ha niente da imparare. Ciascuno si porta in giro la sua “mentalità”
Raffaele Morelli* Le piccole cose che cambiano la vita

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Ora osservati: stai leggendo, respiri, ti prepari un caffè, scrivi un appunto… Piccole azioni. Di solito non diamo importanza alle “azioni minime”, pensiamo che siano solo un ponte per arrivare al nostro piccolo o grande obiettivo di oggi, di domani, della nostra vita. È questo che ci rende sperduti, in perenne e affannosa ricerca.
Viviamo per qualcosa che non esiste: quel “domani” non c’è, e quando arriverà, anche allora non lo degneremo di uno sguardo; sempre proiettati altrove. Viviamo sempre in un altrove che non esiste.
Invece, prova a pensare: che è tutto qui, ora!
Ciò che fai non vale perché ti porta a qualche meta, ma vale di per sé. Tutto si esaurisce nel gesto che stai facendo: quel gesto è tutta la vita. Non è un “attimo fuggente”. Prova a sentire e a godere la pienezza del gesto che stai facendo. Rimani nei gesti, nell'”azione minima”, nel presente.

Raffaele Morelli* Le piccole cose che cambiano la vita

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Non esistono azioni banali, tutto è importante. Quando sei concentrato nell’azione che stai facendo, ogni cosa si illumina.
È una luce che splende in ogni azione e in ogni oggetto. Tutto – noi compresi – esiste nell’istante; non dobbiamo fare altro che osservarlo. E il nostro sguardo in quei frangenti, se libero dal pregiudizio, accende la luce della consapevolezza.
Gurdjieff ce lo racconta con queste parole: “Uno sguardo libero, lo sguardo che vede. Senza questo sguardo posto su di me e che mi vede, la mia vita è la vita di un cieco che va dove lo spinge l’impulso senza sapere né come né perché. Senza questo sguardo posato su di me non posso sapere che esisto […] Senza sguardo sono condannato all’automatismo e alla legge dell’accidente. Questo sguardo allo stesso tempo mi colloca e mi libera. E nei miei migliori momenti di raccoglimento accedo a uno stato nel quale mi è dato di conoscere, di sentire il beneficio di questo sguardo che scende su di me, che mi abbraccia. Mi sento sotto la luce, sotto lo splendore di questo sguardo”.
Non c’è bisogno di cercare niente, tutto ciò che ti serve è qui. Qui splende la vita

Raffaele Morelli* Le piccole cose che cambiano la vita

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Noi siamo abituati a pensare alla “durata”, a ciò che resterà nel tempo: cerchiamo di rendere perenne ciò che non lo è e per questo siamo infelici.
Pensiamo che il significato della nostra vita dipenda da ciò che faremo, diremo o costruiremo, e non vediamo la luce che splende in ogni azione.
Così diventiamo esseri inutili.

Diventa puro sguardo.
Esplorare lo spazio interno richiede un grande coraggio: quello di non cambiare le cose che troviamo dentro di noi.
A volte sentiamo arrivare all’improvviso dei brutti pensieri, rancori, sensi di colpa, ricordi, nostalgie, rimpianti, e quasi sempre reagiamo, li combattiamo; vogliamo espellerli dalla nostra anima.
Quasi mai vogliamo che il “fango” venga ad assalirci, la nostra “idea di perfezione” non tollera di vederci seduti su “serpenti tentatori” come l’invidia, la gelosia, la rabbia, l’avidità…
Ma non basta, abbiamo grandi aspettative su di noi, puntiamo a diventare quel personaggio che ci siamo messi in testa di essere, e così quasi sempre recitiamo, fingiamo, diventiamo artificiali. Lottiamo per essere quel modello che vogliamo imitare, e non ci andiamo mai bene, siamo sempre lì a giudicarci, ad assolverci o a condannarci.
Finiamo con il pensare che la vita non è stata generosa con noi, e passiamo il tempo a lamentarci, a rimuginare, a farci domande, a darci risposte che quasi mai ci soddisfano.
E allora? Come si trova la pace, come si entra dentro se stessi senza farsi troppo male?
Diventando puro sguardo! Sì, osservando, contemplando le cose brutte, quelle che non ci piacciono di noi, ma con un nuovo modo di vedere a cui siamo poco abituati.
Non si tratta di cercare di cambiare le cose, ma di accoglierle, invece, così come sono.
Scrive William Shakespeare: “Questa cosa di tenebra io la riconosco mia”.
I Saggi hanno insegnato che tutto quello che si deve fare è perdere la personalità che conosciamo, lasciarla “andare via” per essere sostituita da quella che sgorga limpida dal profondo.

Raffaele Morelli* Le piccole cose che cambiano la vita

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Negli anni ho imparato a “disturbare” sempre meno il mio spazio interno, a lasciare lì dentro di me, senza commento, tutto ciò che sento, a rispettare ogni stato d’animo.
Dopo un po’ si sta con se stessi senza alcun giudizio, e allora… Arriva la pace, arrivano parole che non ti aspetti, pensieri che mai avresti sospettato potessero albergare dentro di te.
Diventi vuoto, diventi nulla, e sei come una pianta che germoglia. A questo punto, senza saperlo, sbocci come un fiore, il tuo fiore, e arrivano le “parole dell’indicibile”, ti chiedi: “Chissà da dove saranno scaturite, chissà quali parti dell’anima le avrà partorite?”.
E avrai imparato che, mettendo da parte te stesso, il tuo Io, la tua storia, il tuo passato, è l'”eterno presente” che ti attraversa.

Raffaele Morelli* Le piccole cose che cambiano la vita

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Raffaele Morelli

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