Cosa siamo? Amici, complici, compagni di gioco, amanti platonici, semplici sconosciuti?
FABIO VOLO, il giorno in più
***
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po’ più intelligente e interessante di come sono realmente.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
Ti ricorderò come il fidanzato che mi ha fatto ascoltare la musica migliore.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
Vietato dire per sempre. Il per sempre è un’illusione. Troppo comodo, noi siamo per l’adesso.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
“Allora cosa cerchi?” “Non lo so. Forse niente, forse tutto. Magari adesso più che cercare, voglio vivere quello che mi capita”.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
Ogni persona con cui stiamo è come uno specchio che ci restituisce un’immagine ogni volta diversa di noi, che spesso persino noi ignoriamo. Viviamo questo incontro senza portarci tutto il bagaglio di ciò che siamo stati. Viviamoci quasi fossimo un picnic. Non è che quando si fa un picnic ci si porta dietro il divano, la cucina, il letto e tutto l’arredamento di casa. Diventiamo leggeri, spogliamoci di ciò che siamo stati. A volte si ha un’idea vaga di noi. Spesso non conosci te stesso, ma dipingi te stesso per come ti vedi e ti percepisci. Noi lo capiremo vivendoci.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.
FABIO VOLO, il giorno in più
***
…a un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po’ a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
FABIO VOLO, il giorno in più
***