Per gli italiani l’indignazione dura meno dell’orgasmo
Marco Paolini
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Quando ero più giovane, e pieno del rigore che accompagna una cultura approssimativa, disprezzavo il compromesso. Per quel bravo ragazzo di 25 anni, la morale era in bianco e nero. Le persone erano buone e oneste o disoneste e vendute. Le idee erano giuste o sporche bugie. Oggi quell’epoca di certezze giovanili mi torna in mente spesso, osservando i mezzi d’informazione statunitense più faziosi.
Non ricordo esattamente quando, ma lungo la strada verso la mezza età, mi è venuto in mente che non era indispensabile essere cronicamente indignato. Ho scoperto che alcune delle persone che disprezzavo stavano solo facendo del loro meglio in una situazione difficile e che la vita era grigia, non bianca o nera. Mi sono anche reso conto con disappunto, che a volte io stesso ero spinto dall’interesse personale e non dagli ideali, che ero capace di tradire, di essere meschino e di commettere errori molto stupidi. Scendere dal piedistallo della purezza è stato umiliante, ma anche molto liberatorio. E’ molto faticoso e infantile pretendere che il mondo sia all’altezza di principi che noi stessi non riusciamo a rispettare.
William Falk, The Week, United States
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Nessuno è bugiardo come l’uomo indignato.
Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male
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Siamo indignati, costruiamo l’alternativa.
Movimento Iternazionale Indignados
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L’indignazione morale è invidia con l’aureola.
Herbert George Wells
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