FRASI SULL’E-BOOK

Checché se ne dica, il libro cartaceo, in fin dei conti, possiede un solo vero ineguagliabile vantaggio rispetto al libro elettronico: quello di essere un prezioso e gradevole oggetto d’arredamento.
Giovanni Soriano, Malomondo
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Credo che, in linea generale, gli e-book rappresentino un vicolo cieco. E l’idea che le edizioni digitali debbano sostituire quelle a stampa è una cretinata. Una cosa è usare una versione digitale delle pagine gialle, tutt’altra cosa è trovarsi a dover leggere Guerra e pace sullo schermo.
Michael Gorman

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Il principale vantaggio della diffusione del libro elettronico sarà quello di liberarci, finalmente, dalla piaga dei libri stampati con caratteri minuscoli, esecrabile vizio editoriale contro il quale neppure gli autorevoli richiami di un Leopardi, di uno Schopenhauer o di un Kundera avevano mai potuto qualcosa. Sia benedetta la tecnologia.

Giovanni Soriano, Malomondo
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Sull’e-book appartengo alla categoria dei librai pessimisti, non per carattere, ma in seguito a razionali riflessioni. L’e-book cambierà in modo sostanziale sia il modo di scrivere e quindi di produrre un “libro”, sia il modo di leggere: si tratta solo di capire in che tempi avverrà tutto questo.
Con la comparsa del libro a stampa i manoscritti durarono ancora cent’anni: oggi i tempi tendono sempre più a velocizzarsi. Già lo strumento che stiamo usando per questa “intervista” [l’email, N.d.A.] è una dimostrazione che il cambiamento è in atto.
Sono peraltro certo che i libri di carta non scompariranno del tutto, ma per noi librai si deve aprire (e in parte si è già aperta) una profonda riflessione sula dimensione e la natura del nostro lavoro nel prossimo futuro.
Basta vedere cosa sta già succedendo negli Stati Uniti (crisi e quasi bancarotta della catena Borders e chiusura di importanti librerie della catena Barnes & Noble), per farmi sperare, come libraio indipendente, che forse le librerie “del territorio” hanno qualche chance in più per potersi riformare e governare le sfide del presente.
La libreria deve farsi sempre di più “social network” cioè luogo di incontro e di intrattenimento, ma per far questo deve sicuramente inventarsi un nuovo modello di business; in parte allargando, come è già stato fatto, la propria offerta merceologica (e questo potrebbe sembrare un ritorno al passato…), in parte trovando risorse nella gestione e organizzazione di eventi culturali.
Si potrebbe dire, con una provocazione, che la libreria potrebbe assomigliare, in un prossimo futuro, sempre più a una biblioteca di pubblica lettura…
Infine non è detto, anzi si sta già lavorando in questo senso, che gli e-book, non si possano comprare in libreria (come si compra una ricarica telefonica dal tabaccaio), perchè e pur sempre vero che la lettura è una passione individuale, ma va indotta, mediata, suggerita, fatta scoprire e in questo senso il ruolo del libraio-consigliere e “fomentatore” è insostituibile e non paragonabile a qualsiasi algoritmo adottato dai tutti i venditori on-line.
Alberto Galla,  vicepresidente vicario dell’Associazione Librai Italiani indipendenti
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Il testo elettronico che non ha bisogno di pagine può tranquillamente accompagnarsi alla pagina che non ha bisogno di elettricità; l’uno non deve necessariamente escludere l’altra per servirci al meglio. L’immaginazione umana non è monogama né deve esserlo.

Alberto Manguel, La biblioteca di notte
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