27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

Se tutto il mondo oggi si fermasse e prendesse atto della propria miseria, incommensurabilmente più vergognosa se illuminata dalla sua luce, se anche questo succedesse, non sarebbe ancora stato abbastanza.
Oggi 27 gennaio, in tutto il mondo si celebra il “giorno della memoria”, in commemorazione della giornata della memoria; il giorno che più odio in assoluto, insieme al mio compleanno, in questi 365 giorni. È come se, il peso di quelle sei milioni di anime, maltrattate e uccise, come se la loro vita non valesse nulla, gravassero come un macigno sulla storia dell’umanità. È come se, sentissi dentro di me, le urla di dolore, paura, preghiera, di quelle persone nelle camere a gas. È come se per tutto il giorno avessi davanti gli occhi, vuoti e sofferenti di quelle anime. È come se le pozzanghere di pioggia, raffigurassero le lacrime dei tanti bambini, separati dalle loro mamme. È come se le nuvole, rappresentassero la condensa del fumo grigiastro e pieno di morte. E fa male, fa davvero male. Oggi riempiremo le nostre bacheche di belle parole, di citazioni, di immagini dell’Olocausto. E domani?Domani continueremo a guardare con odio e con sospetto il diverso.
Domani continueremo a calpestare anche le persone che diciamo di amare.
Perché forse è vero che la storia insegna. Ma non abbastanza.
Teresa Orza

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Aspre le mura di mesti tuguri
disegnano sentieri di dolore
sotto una solitudine di cielo.
Attoniti rimbombano i silenzi
tra le docce che bagnano di morte.

Vuota avresti potuto vedermi
in questa scura fanghiglia di strade
che l’aura non eleva in suo perdono,
tra le stanche colonne di martirio
ove non s’ ode dolcezza di suono.

Avrei voluto esser polvere
dimenticata nel fluire del tempo.
L’agonia curva sui deserti di luce
inuma qui la voce di Jahvè,
tra le cineree ossa della terra.

Morto è anche Dio nella tenebra
dello straziante fumo dei camini,
di una ferita ancora aperta
che evoca, in lunga scia di sangue,
le orme dei passi falsi dell’uomo.

Anna Cervone
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” Il giorno della Memoria”.

Come un Rito che ogni anno si rinnova ecco che ritorna il Giorno della Memoria.
Ed è giusto, giustissimo rinnovare affinchè non si perda il ricordo di quella che è stata la tragedia più grave che l’ Umanità possa ricordare.
Ma io questo “Giorno” lo vivo quotidianamente, lo vedo ogni santissimo giorno nelle facce di tanti diseredati, di tanti precari, di tanti anziani che ormai sono costretti a rovistare nei bidoni della spazzatura, ridotti così non certo dalla ferocia nazista ma dalla ferocia dei mercati, di gente che fa soldi con i soldi.
Nei disoccupati senza speranza che vedono le aziende chiudere, negli occhi dei minatori sardi, nei nostri giovani che non hanno futuro.
Lo vivo nelle immagini di milioni di profughi che ormai vagano tra il Libano, la Turchia.
Lo vivo nei barconi di disperati che approdano sulle nostre coste, nei relegati nella striscia di Gaza, nella disperazione di chi ormai non ce la fa più.
Speravo che il ” Giorno della Memoria”, che il sacrifico di milioni di persone potesse servire a far si che il Mondo intero prendesse atto dell’ Orrore, lo facesse suo e che, in virtù di quell’ Orrore, si impegnasse a far si che tutto quello che è crimine contro l’ Umanità non si avesse più a ripetere.
Ma onestamente non mi pare che questo stia avvenendo, anzi io credo che in maniera diversa, con sistemi diversi si stia andando verso una catastrofe di dimensioni maggiori.
….il giorno della memoria.
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“Tutti coloro che dimenticano il loro passato sono condannati a riviverlo”.
Primo Levi

“C’è Auschwitz, dunque non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo”.
Primo Levi
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“Oggi io penso che, se non altro per il fatto che Auschwitz è esistito, nessuno dovrebbe ai nostri giorni parlare di Provvidenza: ma è certo che in quell’ora il ricordo dei salvamenti biblici nelle avversità estreme passò come un vento per tutti gli animi.”
Primo Levi
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“Se la tolleranza democratica fosse stata ritirata quando i futuri capi cominciarono la loro campagna, l’umanità avrebbe avuto la possibilità di evitare Auschwitz e una guerra mondiale.”
Herbert Marcuse

“Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità, e spesso non quelli che ti aspetteresti”.
Primo Levi
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Trovo meraviglioso quello che mi succede, e non soltanto quello che è visibile all’esterno del mio corpo, ma quello che vi si compie internamente. Appunto perché non parlo mai con nessuno di me e di queste cose, ne parlo con me stessa.
Anna Frank
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L’affermazione più profonda che sia mai stata pronunciata a proposito di Auschwitz non fu affatto un’affermazione, ma una risposta. La domanda: “Ditemi, dov’era Dio, ad Auschwitz?”. La risposta: “E l’uomo, dov’era?”.

William Clark Styron
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“Non sono bastati sei milioni di ebrei a soddisfare l’impulso antisemita del mondo.”
Woody Allen
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“Gli abitanti del pianeta Auschwitz non avevano nomi. Non avevano né genitori né figli. Non si vestivano come si veste la gente qui. Non erano nati lì né li concepivano. Respiravano secondo le leggi di un’altra natura e non vivevano né morivano secondo le leggi di questo mondo. Il loro nome era Ka-Tzenik e la loro identità era quella del numero tatuato nella carne dell’avambraccio sinistro.”
Ka-Tzetnik 135633
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