È necessario che tutti comprendano come funziona il loro corpo. Se cerchi di fare qualcosa che va al di là di ciò che il corpo può tollerare, prima o poi ti ammalerai.
C’è un limite del corpo che puoi cercare di forzare, ma non puoi farlo per sempre. Magari lavori troppo; può non sembrare troppo agli altri, ma il punto non è quello. Il tuo corpo non può sopportare tanto; deve riposare. E il risultato finale sarà lo stesso. Invece di lavorare due o tre settimane e poi riposare due o tre settimane, lavora per tutte le sei settimane e riduci il lavoro a metà: è una semplice questione di aritmetica.
Questo essere di continuo sovraccarichi di lavoro, esausti, esauriti, depressi, e poi rimanersene a letto e sentirsi in colpa per tutto quanto è una cosa pericolosa che può danneggiare molte parti del corpo che sono fragili. Riduci la velocità, vai più piano, e agisci in modo completo. Ad esempio smetti di camminare come cammini adesso. Cammina piano, respira piano, parla piano. Mangia piano; se di solito ti ci vogliono venti minuti, usane quaranta. Fatti il bagno con calma; se impieghi di solito dieci minuti, fallo in venti. Tutte le attività, di ogni genere, dovrebbero essere fatte a una velocità più lenta della metà.
Non è solo una questione del tuo lavoro. In tutte le ventiquattr’ore la velocità dovrebbe essere ridotta al minimo, alla metà. Deve essere una trasformazione di tutto il tuo stile di vita. Parla con lentezza; leggi persino con lentezza, perché la mente tende a fare tutto in modo particolare.
Una persona che è troppo il tipo del lavoratore leggerà velocemente, parlerà velocemente e mangerà velocemente; è un’ossessione. Tutto ciò che fa, lo fa di corsa, anche quando non è necessario. Se va a fare una passeggiata alla mattina presto, va di fretta. Non sta andando da nessuna parte… è solo una passeggiata, e se percorrerà due oppure tre miglia non farà alcuna differenza. Ma l’uomo ossessionato dalla velocità va sempre di fretta. È un meccanismo automatico, un comportamento automatico, meccanico. Diventa quasi una cosa innata. Smetti.
A partire da oggi, riduci tutto della metà. Il T’ai Chi andrà benissimo per te. Ti piacerà moltissimo. Ti alzi, ti alzi lentamente; cammini lentamente, e questo ti darà anche una certa consapevolezza, perché quando fai qualcosa con molta lentezza – ad esempio muovi la mano lentamente – diventi profondamente consapevole. Muovila velocemente e lo farai in modo meccanico.
Se vuoi rallentare, dovrai farlo coscientemente, non c’è altro modo. Hai fatto più di quello che il corpo può fare, e la conseguenza è che il corpo collassa, non ce la fa.
Ci sono alcune cose fondamentali da comprendere. Non c’è una cosa chiamata natura umana. Ci sono tante nature umane quanti sono gli esseri umani, quindi non c’è un criterio unico.
Qualcuno corre veloce, qualcuno cammina piano. Non possono essere paragonati perché sono separati; sono entrambi assolutamente unici e individuali. Quindi non preoccuparti di questo. Non fare confronti. Vedi che qualcuno fa tanto e non va mai a letto, e tu fai qualcosa e poi devi andare a letto, e così ti senti a disagio e pensi che la tua capacità non è quella che dovrebbe essere.
Ma ti sei chiesto chi è lui e come puoi paragonarti con lui? Tu sei tu e lui è lui. Se viene costretto ad andare più piano, lui potrebbe anche ammalarsi. Sarebbe contro la sua natura; ciò che fai tu va contro la tua natura. Ascoltala. Ascolta sempre il corpo. Esso bisbiglia, non grida, perché non è capace di gridare. Ti dà i suoi messaggi solo con un bisbiglio. Se sei sveglio, potrai comprenderlo. Il corpo ha una saggezza tutta sua che è molto più profonda di quella della mente. La mente è immatura. Il corpo ha fatto a meno della mente per millenni. La mente è una nuova arrivata; non sa molto. Le cose principali sono ancora sotto il controllo del corpo. Solo cose inutili sono state passate alla mente, come pensare; pensare alla filosofia e a dio, all’inferno e alla politica.
Quindi dà ascolto al corpo e non paragonare mai. Non c’è mai stato mai nessuno come te e non ci sarà mai. Sei assolutamente unico… per il passato, il presente e il futuro. Non paragonare i tuoi appunti con quelli di un altro e non imitare nessuno. Lascia perdere quell’idea. Per due settimane prova a rallentare. Inizia da questo momento!”
OSHO
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Computer: cretino ad alta velocità in dotazione, spesso, a cretini molto lenti.
Stefano Benni
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Apprestati lentamente al lavoro, ma ciò che cominci, portalo a termine.
Biante, Frammenti
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L’ozio rende lente le ore e veloci gli anni
Cesare Pavese
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Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
Antonio Castronuovo, Se mi guardo fuori
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Sii lento nello scegliere un amico, più lento a cambiarlo.
Benjamin Franklin, Almanacco del Povero Riccardo
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C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio.
Milan Kundera, La lentezza,
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Non c’è cammino troppo lungo per chi cammina lentamente, senza sforzarsi; non c’è meta troppo alta per chi vi si prepara con la pazienza.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688
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Nel godere, si vada lenti; nell’agire, in fretta
B. Gracian
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Gli uomini hanno i riflessi lenti; in genere capiscono solo nelle generazioni successive.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati
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Morire per delle idee va bene, ma di morte lenta
Fabrizio De Andrè
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Lentamente muore / chi diventa schiavo dell’abitudine, / ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, / chi non cambia la marcia.
Martha Medeiros, Lentamente muore
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E poi, lentamente, molto lentamente, dimentichi le persone, quelle che sembravano indelebili. Sbiadiscono a poco a poco.
Dimentichi. Li dimentichi tutti quanti. Persino quelli che dicevi di amare, anche quelli che amavi veramente. Sono gli ultimi a scomparire. E una volta che hai scordato abbastanza, puoi amare qualcun altro.
Gabrielle Zevin
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Mi piace infiltrarmi nell’ingranaggio di un sistema fingendo di farne parte e poi lentamente far marcire tutto l’impero da dentro.
Kurt Cobain
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Il vero signore è lento nel parlare e rapido nell’agire
Confucio