Le popolazioni del Terzo Mondo aspirano a una vita migliore. […] I paesi del Terzo Mondo sono incoraggiati dalle organizzazioni internazionali a perseguire l’obiettivo di una vita «all’occidentale» […] Nessuno, però, vuole dire esplicitamente che quel sogno è irrealizzabile: un mondo in cui l’enorme popolazione del Terzo Mondo raggiungesse e mantenesse gli standard di vita tipici del Primo sarebbe insostenibile. […] Oggi non è politicamente realistico che i leader dei paesi del Primo Mondo propongano ai cittadini di abbassare i loro standard di vita, limitandosi nel consumo di risorse e di rifiuti prodotti. Ma cosa accadrà quando le popolazioni del Terzo Mondo capiranno che gli standard di vita occidentali sono per loro irraggiungibili e che i paesi sviluppati si rifiutano, da parte loro, di abbandonare quello stile di vita insostenibile? La vita è piena di scelte difficili […] ma questa sarà la più dura: come incoraggiare e aiutare tutti i popoli a raggiungere standard di vita più elevati senza, però, che uno sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta mini alle fondamenta la possibilità stessa di una vita migliore per tutti?
Jared Diamond
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Il ragionamento che nega la natura oppressiva del consumismo – sostenendo che i consumatori in realtà sono felici, che il consumo è fonte di soddisfazione e dà significato alla vita – è robusto. D’altra parte è difficile resistere all’idea che, se la felicità fosse davvero tutto ciò che conta, potremmo raggiungerla, nella stessa intensità ma in modo rapido ed economico, introducendo negli acquedotti una droga adatta allo scopo. Senza contare che quel ragionamento ignora un’intuizione così familiare da essere stata per molto tempo la quintessenza del cliché, e cioè che tutte le cose che vale davvero la pena avere nella vita, come la generosità, la saggezza e gli affetti umani, non sono in vendita nei centri commerciali.
Anthony Clifford Grayling
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Le pressioni di natura consumistica possono colpire l’intero carattere di una società.
Marshall McLuhan * AFORISMI E PROFEZIE
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La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita nell’eseguire l’operazione consumi fratto desideri. Ma questa è stata una ricetta per il consumismo. Se invece si azzerano i desideri, la felicità tende all’infinito.
Paul Samuelson
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La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi. Al mito della donna chiusa e separata (il cui obbligo alla castità implicava la castità dell’uomo) si è sostituito il mito della donna parte e vicina, sempre a disposizione. Al trionfo dell’amicizia tra maschi e dell’erezione, si è sostituito il trionfo della coppia e dell’impotenza. I maschi giovani sono traumatizzati dall’obbligo che impone loro la permissività: cioè l’obbligo di far sempre e liberamente l’amore.
Pier Paolo Pasolini
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Il consumismo è interessante perché non è affatto un materialismo, ma una forma di spiritualismo, perché il consumatore non si attacca agli oggetti. Consumare è prendere, utilizzare e gettare, distruggere nel consumo.
Fabrice Hadjadj
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Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.
Tu sei il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.
Michele Serra, gli sdraiati
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I consumatori moderni possono etichettare sé stessi con questa formula: io sono = ciò che ho e ciò che consumo.
Erich Fromm, Avere o essere?
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Considerati nell’insieme noi consumiamo non perché vogliamo ma perché dobbiamo consumare per mantenere il meccanismo produttivo che ha necessità di esprimersi a livelli sempre più alti (le crescite esponenziali) per non crollare su se stesso. Siamo al servizio di un sistema di cui costituiamo i terminali passivi.
Massimo Fini, Il denaro «Sterco del demonio»
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Sono sempre più facilmente disgustato dal fatto che stiamo vivendo in questa società impegnata a farci spendere più di quanto abbiamo, o più di quanto dovremmo, per cose di cui non abbiamo realmente bisogno o che vogliamo, e che inoltre ci sta uccidendo lentamente mentre ci riempie tutte le discariche e fa cantare sempre meno gli uccelli.
John Updike
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La felicità dell’uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
Erich Fromm, L’arte di amare
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l consumatore è un eterno lattante che strilla per avere il poppatoio: una condizione che assume ovvia evidenza in fenomeni patologici come l’alcolismo e l’assuefazione alle droghe.
Erich Fromm, Avere o essere?
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Consumatore. Uno che crede alla pubblicità.
Leonard Louis Levinson, Dizionario della mano sinistra
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Non passate dalla schiavitù del regime comunista alla schiavitù del consumismo
Papa Giovanni Paolo II
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La società consumistica, favorendo la demoltiplicazione di bisogni sempre più futili di cui procura la soddisfazione immediata, contribuisce a mantenere un clima euforico e una falsa idea di progresso, sedando le coscienze e scacciando la noia. Al prezzo di una regressione umana a livello biologico. La questione del senso globale si dissolve nel perseguimento di innumerevoli piccoli bisogni artificiali.
Georges Minois, Storia del mal di vivere
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