A Cajamarca in gennaio è tempo di tessere.
In febbraio compaiono i fiori delicati e le fasce colorate. I fiumi risuonano, è carnevale.
In marzo le mucche partoriscono e le patate germogliano.
In aprile, epoca silenziosa, crescono le pannocchie del mais.
In maggio si raccoglie.
Negli aridi giorni di giugno si preparano i campi.
In luglio ci sono feste e matrimoni; i cardi del Demonio si fanno strada nei solchi.
Agosto, dal cielo rosso, è tempo di venti e di epidemie.
Con la luna piena, mai con la luna calante, si semina in settembre.
Ottobre scongiura il Signore di far piovere.
In novembre comandano i morti.
In dicembre si celebra la vita.
Eduardo Galeano , parole in cammino
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Ecco gennaio col manto di neve,
passa febbraio, di tutti il più lieve:
ulula marzo con pioggia e con vento
sorride aprile felice e contento.
Maggio odoroso riporta gli uccelli,
giugno dipinge con mille pennelli,
luglio fatica a segare le bionde
spighe, arde agosto ed asciuga la fonte.
Coglie settembre dal ramo i bei frutti,
ottobre i grappoli pesta per tutti,
suona novembre la triste campana
dei morti. Ed ecco dicembre:
lontana brilla una stella cometa, laggiù
sopra la stalla ove è nato Gesù
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Gennaio ci copre di neve.
Febbraio è il mese più breve.
Marzo s’avanza col vento;
ed ecco, in april, fiori a cento
Maggio di canti risuona.
Giugno le messi ci dona.
In luglio il grano è riposto.
Al mar ce ne andiamo in agosto.
Settembre ci fa vendemmiare.
Ottobre ci chiama a studiare.
Un mese per chi non c’è più.
Ma ecco, festoso, dicembre,,
che porta il Bambino Gesù.
De Colò
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Gennaio neve e tramontana
Febbraio grandi e piccoli rintana
Marzo spazza nuvole dal cielo
Aprile dolce dormire
Maggio canoro porta gioia a tutti
Giugno ci dona saporiti frutti
Luglio le bionde spighe fa tagliare
Agosto porta i bimbi al mare
Settembre ci dà l’uva dolce e bella
Ottobre* porta al bimbo la cartella
Novembre dona foglie secche al vento
Dicembre porta il freddo e già lo sento.
* * *
Nel gennaio freddo e gelo.
A febbraio di nebbia il velo.
Marzo pazzo, agitatore.
Dolce è april col suo tepore.
Maggio, sbocciano le rose.
Giugno, messi rigogliose.
Luglio, invita in riva al mare.
Arde agosto e fa sudare.
Nel settembre la poesia!
Vino a ottobre ed allegria!
Vien novembre, umido e tetro.
Poi dicembre a tutti dietro.
Ecco i dodoci fratelli,
metà brutti, metà belli.
* * *
Gennaio s’affaccia con il freddo pungente
Febbraio arrivan le mascherine a divertire la gente
Marzo soffia il vento in testa
Aprile s’odono campane in festa
Maggio profuma di rosa
Giugno pochi giorni e poi ci si riposa
Luglio nessuno a casa rimane
Agosto allietan le feste paesane
Settembre con il vino
Ottobre s’accende il fuoco nel camino
Novembre tutto avvolto dalla nebbia
Dicembre il mondo è in festa: ogni bambino ha una sua richiesta.
* * *
GENNAIO cade la neve
lei scende lieve lieve;
un pupazzo ci facciamo
e tante palle ci tiriamo.
A FEBBRAIO c’è Carnevale
io mi vesto da animale,
tu invece da Arlecchino
e facciamo un bell’ inchino.
A MARZO suona la campana
stiamo a casa una settimana,
la Pasqua ormai è arrivata
mangiamo le uova di cioccolata.
Ad APRILE è già primavera
facciamo festa da mattina a sera
spuntano i fiori in tutti i prati
e mangiamo dei bei gelati.
A MAGGIO tornano i rondinini
sono felici tutti i bambini
sono più lunghe le giornate
facciamo belle passeggiate.
Le ciliege maturano a GIUGNO
ne mangiamo un bel pugno
finalmente la scuola finisce
ed ogni bambino gioisce.
A LUGLIO si va al mare
tanti giochi si possono fare
col secchiello e la paletta
costruiamo una casetta.
Ad AGOSTO in campagna
per il caldo ci si lagna
tutti cercano uno stagno
per potersi fare un bagno.
A SETTEMBRE si fa il vino
ne beviamo un bicchierino
poi a scuola ritorniamo
e con i compiti ricominciamo.
Ad OTTOBRE vado nel bosco
ogni fungo io conosco
poi per Halloween mi travesto
faccio scherzi e scappo lesto.
A NOVEMBRE a casa mia
tutte le foglie volano via
torna anche il freddo birbone
dovrò mettermi il maglione.
A DICEMBRE c’è Natale
ed io sogno di volare
con le renne sulla slitta
tra la nebbia fitta fitta.
* * *
I mesi dell’anno
Gennaio mette ai monti la parrucca
Febbraio grandi e piccoli imbacucca;
Marzo libera il sol di prigionia,
April di bei colori gli orna la via;
Maggio vive fra musiche di uccelli,
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli;
Luglio falcia le messi al solleone,
Agosto, afoso, ansando le ripone;
Settembre i dolci grappoli arrubina,
Ottobre di vendemmia empie le tina;
Novembre ammucchia aride foglie in terra;
Dicembre ammazza l’anno e lo sotterra.
* * *
L’anno e i suoi dodici figlioletti
I suoi dodici mesetti,
tutti un pò capricciosetti,
veste l’anno con gran cura
e nessuno ne trascura.
Dà a Gennaio un cappuccetto,
a Febbraio un ombrelletto,
mette a Marzo un mantellino
ad Aprile un giacchettino.
Mette a Maggio i sandaletti
ed a Giugno zoccoletti
ha per Luglio un costumino
per Agosto un cappellino.
A settembre dà un golfino
ad Ottobre un grembiulino
a Novembre gli scarponi,
a Dicembre i calzettoni.
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Gennaio mette ai monti la parrucca,
Febbraio grandi e piccoli imbacucca;
Marzo libera il sol di prigionia,
April di bei color gli orna la via;
Maggio vive tra musiche d’uccelli,
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli;
Luglio falcia le messi al solleone,
Agosto, avaro, ansando le ripone;
Settembre i dolci grappoli arrubina,
Ottobre di vendemmia empie le tina;
Novembre ammucchia aride foglie in terra,
Dicembre ammazza l’anno, e lo sotterra.
Silvio Novaro
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O anno nuovo, che vieni a cambiare
il calendario sulla parete,
ci porti sorprese dolci o amare?
Vecchie pene o novità liete?
Dodici mesi vi ho portati,
nuovi di fabbrica, ancora imballati;
trecento e passa giorni ho qui,
per ogni domenica il suo lunedì.
Controllate, per favore:
ogni giorno ha ventiquattr’ore.
Saranno tutte ore serene
se voi saprete usarle bene.
Vi porto la neve: sarà un bel gioco
se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
Saranno una festa le quattro stagioni
se ognuno avrà la sua parte di doni.
Gianni Rodari, oroscopo
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