FRASI SUGLI SCHIAFFI

Le tue parole, così gelide, lucide, ferme. Le tue parole: una valanga addosso all’improvviso. Senza senso, senza preavviso. Le tue parole … lame taglienti sulla pelle. Le tue parole stanotte  mi hanno ferito più di mille schiaffi.
Anton Vanligt

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Ti do uno schiaffo così forte che quando finisci di girare i tuoi vestiti sono passati di moda.
Luciana Littizzetto
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Ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino che risentiamo della nobiltà reale diciamo che è come passare dal risotto alla merda. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene, allora ci ama male. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre! E dobbiamo capirlo subito, al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche un secondo e poi un terzo. L’amore rende felici e riempie il cuore. Non rompe le costole, non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No, ne abbiamo una sola. Non buttiamola via!
Luciana Littizzetto
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Fra uno schiaffo e un’indelicatezza si sopporta meglio lo schiaffo.

Emil Cioran, Squartamento
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Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.
Che Guevara

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Se ti do uno schiaffo, porgi l’altra guancia, se no pure la stessa che cambio io la mano.
Corrado Guzzanti, L’ottavo nano
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Antoinette accennò un sorriso con uno sforzo fiacco e penoso che le deformava dolorosamente il viso. A volte odiava gli adulti al punto che avrebbe voluto ucciderli, sfigurarli, oppure gridare: «Mi hai scocciato!» battendo i piedi; ma fin dalla più tenera infanzia aveva paura dei genitori. Un tempo, quando era più piccola, la madre la prendeva spesso sulle ginocchia e se la stringeva al cuore, coprendola di baci e di carezze. Ma questo Antoinette l’aveva scordato. Mentre nel più profondo di se stessa aveva serbato il suono, lo scoppio di una voce irritata che diceva dall’alto: «Questa marmocchia mi sta sempre tra i piedi… Mi hai di nuovo macchiato il vestito con le tue scarpe sudicie! Via, in castigo, ti servirà di lezione, mi hai sentito? Stupida!». E un giorno… Per la prima volta, quel giorno, aveva desiderato morire… All’angolo di una strada, durante una scenata, quella frase piena d’ira, gridata così forte che i passanti si erano girati: «Vuoi una sberla? Sì?» e il bruciore di uno schiaffo… In mezzo alla strada… Aveva undici anni, era alta per la sua età… I passanti, gli adulti, pazienza… Ma proprio in quell’istante alcuni ragazzi che uscivano da scuola l’avevano guardata ridendo: «Te la passi male, bellezza…». Oh, quei sorrisetti di scherno che la perseguitavano mentre camminava, a testa bassa, per la strada scura d’autunno… Le luci danzavano attraverso le lacrime. «Basta piagnucolare… Che brutto carattere!… Se ti punisco è per il tuo bene, ti pare? E attenta a non farmi innervosire un’altra volta, sai…». Brutti schifosi… E adesso, ancora, lo facevano apposta a tormentarla, torturarla, umiliarla, con accanimento
Irène Némirovsky , Il ballo
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Se il vero dolore consistesse in uno schiaffo…
Carlos Ruiz Zafón
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L’amore significa lottare, menzogne, grandi e grosse, e un paio di schiaffi in pieno viso.
Edith Piaf

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