Nel Giorno dell’11 Settembre 2001 con il crollo delle torri gemelle la storia è cambiata, come è cambiata la percezione delle cose, dei pericoli, della diversità. Se c’è un condizionamento che sia positivo, verso il bene condiviso, non verso l’odio e il rancore.
Stephen Littleword
L’11 settembre ci ha fatto vedere di cosa è capace l’essere umano Del male, sì, certo. Ma ha anche messo in luce una bontà di cui avevamo dimenticato l’esistenza. Uomini che si occupano di altri uomini solamente perché è la cosa giusta da fare..
dal Web
A pochi mesi dall’attentato al World Trade Center incontrai un gruppo di donne i cui parenti avevano prestato servizio in una delle principali squadre di pompieri di New York. Avevano chiesto che io partecipassi con loro a una trasmissione televisiva. Cominciata la seduta, iniziai presto a parlare con i mariti, fratelli e fidanzati rimasti uccisi in quel tragico giorno. Riferii alle famiglie i messaggi di speranza e amore che provenivano dal mondo dello spirito, poi i pompieri descrissero l’inferno che avevano vissuto. Come spesso mi accade, intrapresi una lunga discesa giù per un tunnel, tornando indietro in quel tempo e in quello spazio, finché mi ritrovai dentro le torri gemelle, in mezzo a tutta quella gente che sapeva di essere destinata a morire. Qualcuno gridava disperato, molti pregavano, altri cercavano di raggiungere al telefono i propri cari, nella speranza di poterli salutare un’ultima volta. Io ero lì, tra di loro, come un fantasma, circondata da uffici e corridoi invasi dal fumo; vedevo ciò che avevano visto i vigili del fuoco, provavo quello che avevano provato, e per un attimo ci fu solo caos, panico, terrore palpabile. Poi, lentamente, il fumo si diradò, l’ambiente si fece più luminoso; sembrava che il sole stesse cercando di bucare la coltre di fuliggine, finché la luce divenne più intensa. Le urla si spensero, la confusione si placò e il panico cessò. Stava accadendo qualcosa; qualcosa di nuovo pervadeva l’aria. La calma si diffuse sempre più a mano a mano che il bagliore accecante e dorato aumentava. Fu allora che li vidi, fu allora che tutti li videro. Avanzavano nella luce, scintillanti e gloriosi: angeli. Angeli inviati da Dio per portare a casa le anime di quegli eroi coraggiosi. La paura svanì dal volto dei presenti e io scorsi uomini e donne tendere le braccia verso quel chiarore prodigioso per stringere a sé i loro angeli, sulle labbra un sorriso di pura gioia….
Testimonianza di Rormary Altea, tratta dal libro “PAROLE di LUCE”