DISEREDAMI INTELLETTO, IO SCELGO LA VITA!

Ho sempre pensato di scrivere molto meglio di come vivo e in quegli anni di dolore invece di riempire giornate riempivo fogli magari intensi, magari mistici, di una profondità abissale, ma comunque malati. Ho vinto consensi con quei fogli, ho vinto applausi, premi importanti e anche qualche ragazzo ma ogni volta che mi chiamavano genio, ogni volta che al primo posto ritrovavo il mio nome, ogni volta che mio padre mi diceva: «Sono fiero di te» ognuna di tutte quelle fottute volte mi smarrivo un po’ – io, io smarrivo me, io stessa smarrivo me stessa – e sono dovuta finire in ospedale dopo essermi completamente persa di vista per riuscire a cercarmi di nuovo.
(Non si premia una ragazza anoressica perché scrive bene).
Non ho passato un esame. Che bello.
Kafka ha prodotto opere eccezionali affetto da tubercolosi psicosomatica, fra vivere e scrivere ha scelto di scrivere e per chi crede nella Trinità formata dalla Mente, il Foglio e la Penna è un esempio affascinante.
Diseredami Intelletto, ma io scelgo la vita!
Ho scritto troppo e troppo a lungo uccidendomi per trovare le parole giuste e se ora scrivo è forse per trovare quelle sbagliate, così che mi capisca la gente che amo e che mi legga lei, per la prima volta, non professori, maestri del sapere o pallosissime giurie, perché è alla mia vita, solo a lei che queste pagine vanno.

CHIARA GAMBERALE, UNA VITA SOTTILE

SociBook del.icio.us Digg Facebook Google Yahoo Buzz StumbleUpon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *