Siamo molto normali, non è previsto un altro
piano che essere normali, è un’inclinazione che abbiamo ereditato
nel sangue. Per generazioni le nostre famiglie hanno lavorato a
limare la vita fino a toglierle ogni evidenza – qualsiasi asperità che
potesse segnalarci all’occhio lontano. Col tempo hanno finito per
avere una certa competenza nel ramo, maestri di invisibilità: la
mano sicura, l’occhio sapiente – artigiani.
Alessandro Baricco * Emmaus
La luce, spesso, è
ritenuta un disturbo. Grati alla nebbia, per quanto assurdo possa
parere, si vive, se quello è vivere.
Alessandro Baricco * Emmaus
Porta i capelli
lunghi, ma con il furore di un indiano d’America mai vista
sistemarli o spazzolarli, li porta e basta. Tutta la sua meraviglia è
nel volto – il colore degli occhi, lo spigolo degli zigomi, la bocca.
Non sembra necessario guardare altro – il suo corpo è soltanto un
modo di stare, di appoggiare il peso, di andarsene – è una
conseguenza.
Alessandro Baricco * Emmaus
chi ha iniziato a morire non smette mai di farlo
Alessandro Baricco * Emmaus
Siamo pieni di parole di cui non ci hanno insegnato
il vero significato, e una è la parola dolore. Un’altra è la parola
morte.
Alessandro Baricco * Emmaus
il tragico non ce lo possiamo permettere, forse un destino
nemmeno Noi invece abbiamo nonni che vivono in eterno: si recano ogni domenica, compresa l’ultima prima di morire, nella stessa pasticceria, alla stessa ora, a comprare le stesse paste. Disponiamo di destini misurati, come in conseguenza di un misterioso precetto di economia domestica.
Alessandro Baricco * Emmaus
Lo troverei in una folla intera, al primo sguardo, solo per il suo modo di camminare
Alessandro Baricco * Emmaus
Dal vetro della finestra c’è mio padre, di là, di schiena, un po’ curvo, appoggiato alla ringhiera. Per anni non ci ho mai pensato, ma stasera, sul ponte, mi è venuto in mente cosa va a fare lì. Mi sa che mio padre va lì per buttarsi di sotto. Poi non ha il coraggio di farlo, ma ogni volta si alza e va lì con quell’idea.
Alessandro Baricco * Emmaus
Spesso
non c’è che una porta semiaperta tra il peccato e il castigo, e questo fa sì che il piacere di toccarsi e la paura di essere scoperti, così come il desiderio e il rimorso, accadano simultaneamente, fusi
in un’unica emozione che noi chiamiamo, con splendida
precisione, sesso.
Alessandro Baricco * Emmaus