Anche in guerra continuano a esserci ricchi e poveri, bambini che vengono avvolti ni vecchi panni dei fratelli e bambini più fortunati che vanno al fonte battesimale nei porte-enfants bianchi di raso, ricamati, in braccio a madri eleganti e seguite dalle bambinaie in divisa. La guerra non è, o non è ancora, la grande giustiziera che attenua differenze e distribuisce ugualmente a tutti nella stessa misura privazioni e sofferenze. Anche di fronte alla guerra non tutti sono uguali.”
Pane Nero – M. Mafai
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“La guerra è ingiusta. Non spartisce equamente sacrifici e privazioni. La guerra taglia l’Italia a spicchi, a fette, talvolta seguendo il corso dei fiumi e delle montagne, che dividono e proteggono, talvolta secondo frontiere insensate, dettate dal caso. Da una parte c’è una provincia o una regione in tranquillità, dall’altra una provincia o una regione devastata dalla fame e dai bombardamenti.
Pane Nero – M. Mafai
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La guerra divide, seleziona, separa. Unisce anche, creando imprevedibili solidarietà. Ma poi torna a dividere, a selezionare, a separare.
Pane Nero – M. Mafai
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Muoiono di polmonite, di enterocolite, muoiono di morbillo e di varicella, di tosse convulsa e di non si sa che i bambini durante la guerra. muoiono perchè non hanno medicine, perchè non hanno abbastanza da mangiare, perchè restano intrappolati sotto le macerie durante i bombardamenti. Muoiono, se sono ebrei, nei campi di concentramento, nelle camere a gas, dentro i vagoni piombati. Muoiono nelle campagne durante i rastrellamenti dei partigiani e nelle operazioni di rappresaglia, bruciati vivi o falciati dalle mitragliatrici. Muoiono senza sapere perchè. L’unica spiegazione è la guerra
Pane Nero – M. Mafai
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La guerra è finita: la grande ondata di emozione, violenza, coraggio, la grande ondata di paura, di tifo, di scabbia, la grande ondata di odio, fame e disobbedienza, si sta ritirando.
La guerra è proprio finita. le donne si rimettono le calze, si sposano, abortiscono, partoriscono, lasciano il lavoro, cercano il lavoro, affollano le parrocchie, vanno in sezione, voteranno per la repubblica, voteranno per la monarchia. Ricorderanno la guerra. la dimenticheranno. Fino alla prossima trasgressione.
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La guerra più terribile è quella che deriva dall’egoismo, e dall’odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.
Giacomo Leopardi
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“E’ così che si inizia una guerra. Non con una corona d’oro, ma con una lama d’acciaio”
Il dominio della regina – G. Martin
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