AFORISMI ESTATE* Aforismi Sull’estate, Frasi Estate

Adoro l’estate che avanza, la luce che illumina ogni cosa, il profumo di sole e calore, il dolce massaggio del cielo alla terra, ed io che sto a contemplare.
Stephen Littleword, Piccole cose

***

Nella profondità dell’inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile.
Albert Camus
***

Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell’estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l’occhio del cielo
e spesso il suo volto d’oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
né perdere possesso del bello che tu hai;
né morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perché al tempo contrasterai la tua eternità:
finché ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita.
W. Shakespeare,  per un giorno d’estate
***

Ma si sveglierà il tuo cuore, in un giorno d’estate rovente, in cui il sole sarà…
E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti: tu sorriderai!
E arriverà il sapore del bacio più dolce e un abbraccio che ti scalderà!

Arriverà una frase e una luna di quelle che poi ti sorprenderà…
Arriverà la mia pelle a curar le tue voglie la magia delle stelle…
Penserai che la vita è ingiusta e piangerai e ripenserai alla volta in cui non ti ho detto
“no, non ti lascerò mai”
Modà, Arriverà feat. Emma
***

nascondo questa stupida allegria quando mi guardi.
non senti che tremo mentre canto?
è il segno di un’estate che
vorrei potesse non finire mai!
Negramaro, Estate
***

A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline
La bella estate, Cesare Pavese
***

Le sere blu d’estate,andrò per i sentieri
graffiato dagli steli,sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza,assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri,tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo,
guardando la Natura,come un innamorato.
A.Rimbaud, sensazione
***

E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.
A Machado, Notti d’estate
***

C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un’erba che so,
con un tonfo. Così trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu. C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
Ascolti.
La parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.
Cesare Pavese, Estate
***

Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.

La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell’approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.
H. Hesse
***

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l’aria notturna,
fresca in confronto all’estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l’anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…
Non sto pensando a niente.
E’ come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente…
Fernando Pessoa, il libro dell’inquietudine

***

voglio girare il mondo
tu dimmi come fai?
lavori tanto e non te la godi mai!
Tu collezioni soldi
io colleziono sogni…
tanto i soldi li rifai:
L’estate si balla!

I Moderni

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2 Commenti

  1. Sentieri di carta
  2. BENITO

    SONO BELLISSIME LE POESIE.

    BUON FINE ESTATE.
    …………………………………………….((((((((((((((((((“*’_._”*’)))))))))))))))))
    ____________________________________________________________ CIAO

    Risposta

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